Il programma tramite cui lo Stato romeno dovrebbe garantire il mutuo per l'acquisto di una prima abitazione potrebbe partire da luglio. Come molti paesi dell'ex blocco comunista, la Romania si è confrontata, dopo il 1989, con una costante crisi delle case. E, sebbene, negli ultimi anni, il settore dell'edilizia si sia sviluppato in un ritmo veloce, la situazione è lungi dall'essere risolta.
Stando ad un sondaggio realizzato di recente, l'offerta di case sul mercato interno coprirà la domanda solo tra 32 anni. Questi dati collocano la Romania all'ultimo posto in un classifica in cui figurano, in ordine, Russia, Croazia, Ungheria, Polonia, Ucraina, Bulgaria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Lo studio rileva inoltre che, nel periodo 2005-2007, in Romania sono state costruite, in media, 1,8 case ogni mille abitanti. D'altra parte, i calcoli fatti dagli specialisti, in base ai redditi mensili, dimostrano che solo il 10% della popolazione si può permettere di comprare un'abitazione da risorse proprie o mutui. Allo stesso tempo, la Romania registra il più alto scarto in Europa per quanto riguarda i prezzi delle case e gli stipendi; solo nel 2008 i prezzi sono aumentati di ben sette volte più velocemente degli stipendi.
Anche se il mercato delle abitazioni ha cominciato ad essere colpito dall'inizio di quest'anno dalla crisi economica, l'acquisto di una casa resta un sogno per molti romeni. Sullo sfondo di questa situazione, il governo del democratico-liberale Emil Boc, che include anche ministri socialdemocratici, ha deciso di offrire una chance a chi non ha ancora una propria casa. In tal modo, è nato il programma "La prima casa" che permette ad una fascia di acquirenti di ottenere un mutuo garantito dalla Stato per un valore massimo di 60.000 euro, con un anticipo di solo il 5% dall'importo totale e Iva sempre del 5%.
Inoltre, si aspetta che il programma "La prima casa" stimoli l'industria edilizia e crei, in questo modo, posti di lavoro, in un momento in cui il tasso di disoccupazione registra un trend ascendente. Gli interrogativi legati a questo progetto che verrà avviato, secondo le assicuazioni date dal premier Emil Boc, a luglio, riguardano, soprattutto, il modo in cui esso verrà attuato e la reazione delle banche. In teoria, esse non dovrebbero guardare di mal occhio il programma "La prima casa", in quanto non sopporteranno più i costi connessi al rischio di mancato pagamento, che verrà ripreso integralmente dallo Stato